Il tribunale nazionale antidoping Tna, ha accolto la richiesta della Procura Federale squalificando per un anno Riccardo Moraschini esterno dell’Olimpia Milano. Il giocatore era stato riscontrato positivo al Clostebol Metabolita, dopo un controllo fuori competizione disposto da Nado Italia effettuato al termine della seduta di allenamento svolta ad Assago il 6 Ottobre 2021. Di giocatori come Moraschini ce ne sono tanti a poter dare il meglio, come Blake Griffin e il ritorno a Blookyn, dove appunto Blake si sente di dare ancora tanto e questo per lui descrive che vale più del denaro. Ovviamente, Blake sta lavorando per essere parte dei Nets con l’obbiettivo di migliorare come lui voleva. Ma per saperne di più sull’articolo si può accedere qui.  La Procura aveva proposto al giocatore, il patteggiamento di squalifica con la speranza di ricevere uno stop molto ridotto.

Incredulo

In un post su Instagram, sospeso da quel giorno, alla Procura ha provato a spiegare la sua posizione insistendo nella sua estraneità all’uso della sostanza trovata. Molto probabilmente sarebbe stato uno spray cicatrizzante da contatto.

Lo sfogo

Riccardo Moscarini, ha commentato così la sua vicenda:”Stamattina ho ricevuto quella notizia che pensavo e speravo non arrivasse mai. Il Tna ha deciso di accogliere la squalifica richiesta dalla Procura. Sono veramente dispiaciuto e incredulo per quanto sta accadendo. Tengo a precisare che la stessa Procura Nazonale Antidoping, ha riconosciuto che la mia positività, non è dovuta ad un fatto intenzionale. Cioè vale a dire, che hanno capito che non ho mai assunto nulla volontariamente. Il tutto deriva da una contaminazione indiretta, ossia da contatto con una persona che stava usando senza che io ne fossi a conoscenza uno spray cicatrizzante contenente la sostanza”. In quanto Riccardo Moscarini afferma sui social, il giocatore ancora scrive:” Ora aspetto di leggere le motivazioni delle decisioni con i mei legali, per fare appello e fare chiarezza su di questa terribile vicenda. Perchè non può e non deve finire così. Chi mi conosce sa che sono un ragazzo pulito e con dei valori, che gioca tra i professionisti da ben 15 anni sempre seguendo le regole etiche di questo sport. C’è in ballo la mia carriera, il lavoro per cui ho fatto dei sacrifici enormi da quando avevo 6 anni per il quale ho dato tutto per realizzare i miei sogni e i miei obiettivi per arrivare fino ai massimi livelli. C’è in ballo la nazionale che mi sono riconquistato con gli anni. C’è in ballo una parte della mia stessa vita e del mio futuro. Quindi finchè potrò, lotterò per far valere le mie ragioni e tornare in campo il prima possibile. Ho affrontato tante difficoltà in questo percorso e continuerò a farlo a testa alta. Ringrazio tutti quelli che mi sono rimasti vicino in questo difficile periodo e chi continuerà a farlo. Avanti tutta..” conclude così Riccardo Moscarini. Se la versione del giocatore dell’AX Milano fosse vera, rappresenterebbe una sorta di paradosso. Ora si aspetta che Riccardo Moscarini faccia ricorso in quanto è accaduto per la squalificazione. 

 

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