Pensare a un investimento nell’ambito dello sport potrebbe essere una scelta illuminante; sono valide le ragioni che possono stuzzicare la fervida progettualità di un imprenditore, che ha inventiva e spirito di iniziativa, a investire in un campetto da calcio.

Perché investire in un campo da calcetto

Il fatto che il calcio sia lo sport più amato dagli italiani, è la base del pensiero che può spingere a investire un capitale ragionevole in questo progetto. Se si prova a fare una ricerca nella propria zona, i campi da calcetto scarseggiano a fronte di una richiesta elevatissima. Il movimento determinato da questo sport amatoriale coinvolge persone di tutte le età e può associarsi ad iniziative come tornei ed eventi benefici.

Da ultimo, si può rinunciare a un pizza e farla in casa, si può evitare di comprare un pantalone nuovo e usarne uno vecchio, ma non si può giocare a calcetto 5 contro 5 in casa e non ci si accontenta neanche di farlo in giardino. Si proverà a capire, quindi, cosa vuol dire costruire un campetto da calcio.

Alcune raccomandazioni iniziali

Esistono due ambiti, due macro-argomenti da tenere in considerazione:

  • il campo: bisogna fare riferimento alle regole delle Federazione Italiana Giuoco Calcio a 5 che indicano misure, linee di demarcazione e aree di rispetto;
  • le strutture sportive: in questo caso, fa legge cosa stabilisce il Coni in relazione alle norme per l’impiantistica sportiva.

Le varie regole sopra menzionate sono facilmente consultabili sui siti ufficiali. Un ultimo aspetto riguarda i decreti regionali e nazionali che regolano l’installazione di strutture di ristoro o altro (spogliatoi e tribune) annesse agli impianti sportivi, per i quali saranno necessari ulteriori permessi. Il solo campo prevede una trafila burocratica davvero semplice che si identifica nella sola richiesta della SCIA.

Identificare la tipologia di campetto da costruire

Si inizia scegliendo tra due condizioni: all’interno (indoor) e all’esterno (outdoor). Cosa privilegiare? Ci sono vantaggi e svantaggi, qualsiasi decisione verrà presa.

  • Indoor: esistono strutture già costruite che possono, con un esborso ragionevole, essere trasformate in campetti da calcio. Nel periodo estivo, però, la richiesta potrebbe diminuire a favore della ricerca di una soluzione all’aperto. In base anche alla regione e al clima, bisogna pianificare il progetto.
  • Outdoor: dopo aver scelto il tipo di pavimentazione e identificato l’area di installazione, posizionando le necessarie reti di contenimento, il campetto è pronto, ma bisogna pianificare gli annullamenti delle prenotazioni causate dal maltempo. Pensare, in questo caso, a una tensostruttura potrebbe far propendere per il campetto da calcio all’esterno.

Erba sintetica, PVC, gomma, parquet: cosa scegliere?

Il progetto deve dare risposta a questa domanda in maniera chiara. Se si desidera una semplice attività amatoriale, si può privilegiare il manto di erba sintetica. I costi saranno decisamente contenuti, ma si escluderà quasi automaticamente la maggior parte delle attività agonistiche e/o ufficiali. In questa maniera, il target di guadagno sarà minimo, ma garantito.

La spesa iniziale di una pavimentazione in PVC, in gomma, per non parlare del parquet, potrebbe risultare onerosa, ma anche rappresentare un fiore all’occhiello della zona nel caso in cui non esistessero molte strutture di appoggio certificate per il calcio agonistico. Diventare punti di riferimento della Federazione Italiana Giuoco Calcio significa avere accesso ad eventi ufficiali che, come si può immaginare, rappresenterebbero un guadagno davvero elevato.

La scelta della pavimentazione non può prescindere da alcune indicazioni di massima: il terreno non deve avere una pendenza maggiore allo 0,5%, l’area da calpestare non deve presentare alcuno ostacolo come dossi o asperità ma essere liscia e piana.
Bisogna rispettare alcune linee guida nelle misure effettive del rettangolo di gioco. Al chiuso o all’aperto, il campetto da calcio, specie se vuole avere un qualche carattere di ufficialità, deve possedere le seguenti caratteristiche:

  • Lunghezza: tra i 25 e i 42 metri
  • Larghezza: tra 15 e i 25 metri massimo
  • La porta deve avere un perimetro di 3 metri per 2 metri
  • Anche i pali hanno uno spessore specifico di 8 cm

Investimento: qual è il capitale iniziale da possedere?

Si propongono alcuni costi che variano in base alla tipologia, alla zona e alle strutture annesse al campo da calcetto, perciò verrà indicato un minimo e un massimo di prezzo abbastanza ampio, per permettere all’imprenditore di farsi un’idea generale.

  • Campetto con installazione della pavimentazione (dall’erba sintetica al parquet in legno): da 4.500€ fino a 14.000€.
  • Opzione con campetto e locali adibiti a spogliatoio (prefabbricato economico a strutture in cemento e legno): da 10.000€ fino a 30.000€.
  • Installazione di campetto, spogliatoi e servizio ristoro (dal chiosco tipo bar a ristorante pizzeria): da 18.000€ fino a 50.000€.
  • Impianto sportivo, che comprende tutte le precedenti opzioni con l’installazione di piccole tribune per gli spettatori con un minimo di 70 sedute: da 35.000€ fino a 70.000€.

Spogliatoi, ristoro e illuminazione: perché pensarci

  • Spogliatoi: il risparmio non è sempre sinonimo di guadagno e quindi, partire nell’avviare questa attività escludendo un’area anche se minimal dedicata a zaini e sacche sportive, con una semplice fonte d’acqua fresca, potrebbe sfavorire un impianto rispetto a un altro.
  • Ristoro: sforzo fisico e dispendio di energia prolungato nel tempo con annessa perdita di liquidi è sinonimo di beverage & food. L’esperienza decennale di alcuni pionieri negli investimenti sportivi, dimostra che un semplice ristoro a volte rappresenta un importante fonte di guadagno anche da coloro che non vengono per partecipare alla partita ma amano vedere il gioco del calcio.
  • Illuminazione: non si gioca solo con la calda luce del sole ma anche e soprattutto d’inverno, quando le giornate si accorciano e lo sport rappresenta un importante sfogo. Il LED può rappresentare una soluzione interessante rispetto ai normali impianti, risparmiando fino al 75% di costi di energia. La manutenzione di questo tipo di illuminazione prevede una spese irrisoria, per non parlare della comodità dell’accensione e spegnimento praticamente immediato. Inoltre, la visione determinata dalla qualità della luce soddisfa la maggior parte dei calciatori. Soluzioni led per i potenti faretti per l’illuminazione diretta del campo, ma anche degli spalti, degli spogliatoi e delle aree ristoro (così come parcheggi, ingressi, etc.) si possono richiedere in modo personalizzato agli esperti di Luceled.

Guadagno o solo investimento?

Circa 4 milioni di italiani sono appassionati del calcetto. I gruppi amatoriali che si creano, secondo alcuni sondaggi, sono centinaia di migliaia. Un’altra statistica interessante stabilisce che un italiano su 4, negli ultimi sei mesi, ha giocato almeno una volta a calcetto. Risulta immediatamente evidente che, a fronte di un ragionevole investimento iniziale con dei costi di manutenzione tutto sommato minimi, si può ottenere un guadagno non trascurabile.

Spesso, i ricavi sono determinati dall’impegno che un imprenditore profonde nel proprio progetto. Gli orari di apertura e la possibilità di aumentare la disponibilità, soprattutto nel periodo in cui si è a casa dal lavoro, può far lievitare di molto la rendita del proprio campetto da calcio. Lo svantaggio iniziale è l’investimento necessario per la pubblicità dell’apertura della nuova attività, ma in Italia, la patria del calcio, il passaparola è la migliore promozione sulla quale un imprenditore può contare.